1 - Introduzione all' Interazione Uomo Macchina

Prima di entrare nel vivo della materia occorre definire alcuni concetti chiave sulla base dei quali si basa l'interazione uomo macchina. Con l'evoluzione tecnologica sono aumentati i prodotti che supportano le attività quotidiane dell'uomo e per migliorare l'interazione con essi sono state create delle interfacce d'uso tramite le quali si instaura una sorta di dialogo tra l'utente e il sistema. Per sistema interattivo intendiamo, in maniera generale, qualsiasi combinazione di componenti hardware e software che ricevono input da un utente umano e gli forniscono un output, allo scopo di supportare un compito. Questa definizione è molto ampia, in quanto vengono esclusi tutti quei sistemi che interagiscono con altri sistemi. Per interfaccia d'uso intendiamo l'insieme di tutti i componenti di un sistema interattivo (software o hardware) che forniscono all'utente informazioni e comandi per permettergli di effettuare specifici compiti attraverso il sistema. Mentre attraverso il termine compito si riferisce all'insieme di attività richieste per raggiungere un risultato.

Un sistema interattivo possiede una caratteristica che lo caratterizza particolarmente: la complessità. Un sistema può essere complesso per diversi aspetti, in quanto può essere costituito da componenti che interagiscono fra loro in modo complicato, oppure supporta numerose attività. Si parla quindi di complessità interna (o strutturale), nel caso in cui il sistema abbia molte componenti, e di complessità esterna (o funzionale), se supporta numerose attività. Queste due dimensioni di complessità non sono correlate tra di loro, esistono sistemi con meccanismi semplici ma funzionalmente complessi e sistemi internamente complessi ma funzionalmente semplici. Per misurare la complessità funzionale di un sistema è stata definita l'unità di misura del punto funzione (function point) per misurare le funzionalità a disposizione dell'utente, in maniera indipendente dalla tecnologia utilizzata per realizzarla. Dal punto funzione si deduce la complessità d'uso di un sistema, indicando la maggiore o minore facilità con cui un utente è in grado di utilizzarlo. I concetti complessità d'uso e complessità funzionale sono concetti diversi e indipendenti. Un sistema può essere facile da usare nonostante le numerose funzioni possedute oppure possono avere funzioni semplici ma poco usabili.

Inoltre tutti gli utenti sono diversi sia nelle loro caratteristiche individuali, sia nelle interazioni con il sistema. Questo pone alcuni problemi di complessità d'uso che non sono intrinseche allo strumento, ma che derivano dall'interazione fra lo strumento e il suo utente. L'interazione tra utente e sistema avviene attraverso diverse modalità a seconda delle necessità e delle caratteristiche di chi le utilizza. I prodotti tecnologici cambiano in continuazione, aggiungendo sempre nuove funzionalità e creando dispositivi con hardware e software che devono soddisfare le continue esigenze dei clienti che evolvono nel corso del tempo. In questo modo si crea un fenomeno che prende il nome di iperfunzionalismo, dovuto anche al continuo sistema di cicli di feedback. I prodotti tecnologici tendono a fornire prestazioni in eccesso rispetto alle esigenze degli utenti.

Donald Norman presentò un modello dell'evoluzione tipica dei prodotti ad alta tecnologia, mettendo a confronto le prestazioni del prodotto durante la sua evoluzione e le necessità degli utenti che il prodotto è in grado di soddisfare.

Schema di rete ad accesso in forma ibrida

Figura 1: Evoluzione dei prodotti tecnologici secondo Norman

Nella prima fase di vita di ogni prodotto le sue prestazioni sono inadeguate rispetto ai bisogni degli utenti. Il prodotto è ancora immaturo. In seguito all'evoluzione del prodotto, raggiunge il punto di pareggio in cui le prestazioni eguagliano i bisogni del suo utente tipico. Attraverso le future evoluzioni il prodotto possederà delle prestazioni maggiori rispetto a quelle richieste per soddisfare i bisogni degli utenti. Da un lato l'utente potrà trovare soluzioni adeguate per le esigenze più varie, dall'altra parte invece, il ciclo di vita di un prodotto sarà breve e il prodotto risulterà instabile, in quanto la sua complessità sempre più elevata aumenta la probabilità di trovare errori nel software.

Un tema legato all'iperfunzionalismo è il tema del divario digitale, ovvero la distanza che esiste tra chi può accedere alle tecnologie e chi, purtroppo, no. Esistono diverse cause di questo problema, non solo economiche. Non possono accedervi anche che per motivi di lingua, formazione, cultura o per questioni geografiche. Il gap generazionale non è destinato a risolversi attraverso la scomparsa delle generazioni più anziane. Si possono mettere in campo diverse soluzioni, quali una maggiore divulgazione digitale, maggiori iniziative di E-learning e di alfabetizzazione informatica.

La disciplina che si occupa della progettazione, valutazione e realizzazione di sistemi interattivi basati su computer destinati all'uso umano e dello studio dei principali fenomeni che li circondano, prende il nome di HCI (Human Computer Interaction). Questa disciplina ne coinvolge altre, quali l'ingegneria, la psicologia, la sociologia, l'antropologia e l'industrial design.

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